L'Atelier Artisanal come la fucina di Vulcano

Una bottega aperta e sempre più...sorprendente.

Titolo impegnativo, ma questa è la dimensione in cui vogliamo lavorare. 

Torno a scrivere ai nostri curiosi lettori e avventoori del negozio nelle sue diverse forme (on-line oppure su Piazza Tommaseo) dopo un periodo più lungo del solito, visto che mi ero ripromesso di inserire una riflessione ogni settimana. Ho quindi l'obbligo morale di darvi alcune motivazioni serie per giustificarmi.

In primo luogo l'impegno che ci hanno richiesto i diversi mercati a cui l'Atelier Artisanal ha deciso di prendere parte. La prima domenica del mese a Palazzo San Niccolò a Firenze e, la domenica successiva, alla Rufina per la festa di San Martino. Tra l'altro, v'è da dire che torneremo qui allla Rufina, il 4 e 5 dicembre e quindi siamo già mobilitati per questo appuntamento.

Poi c'è da segnalare un significativo miglioramento dell'allestimento della bottega con nuove luci per mettere in risalto i gioielli e i nuovi espositori pensati da Caroline -in una di quelle mattine in cui si sentiva ispirata- per valorizzare gli anelli "Capponcina". Inoltre, nche all'interno dell'Atelier i pezzi sono stati risistemati in maniera diversa su espositori e tavoli. 

Ed infine, la preparazione della nostra seconda esposizione che si terrà a partire dal 3 dicembre, grazie alla disponiblità di Giampietro degli Innocenti e il suo Atelier Tra che metterà a disposizione dell'Atelier Artisanal alcune delle sue opere in ceramica.  Un obiettivo primario per noi è proprio quello di aprire la nostra bottega al confronto con altri artigiani/artisti e allo stesso tempo di aprirla ancora di più al pubblico con stimoli inediti. 

Ecco perché, l'Atelier Artisanal è una fucina di creazioni attiva, vivace,  aperta alla collaborazione con personalità che possono portare idee e nuovi modelli da sviluppare offrendo anche il nostro spazio.